lunedì 10 agosto 2015

PARABOLA IDRAULICO-FORMATIVA



In quel tempo il padrone di una casa chiamò un architetto per ristrutturarla.   
Questi chiamò a sua volta un  idraulico di sua fiducia, che aveva già usato con successo altre volte.

E l'architetto gli chiese di montare un impianto che avesse un solo rubinetto alla presa generale dell’acqua e nessun altro alla fine dei vari percorsi dei tubi. 
E l’idraulico rispose che non era così che funzionava un impianto, che i rubinetti vanno messi alla fine e non all’inizio, spiegando perché e chiedendo come mai questa strana richiesta. 
E chiese anche come mai non avesse fatto parlare lui con il cliente, in modo da soddisfare al meglio le sue esigenze specifiche idrauliche.
 E l’architetto allora si adirò e disse che ormai aveva venduto così il progetto, e che se l’idraulico invece di risolvere i problemi sapeva solo porne degli altri, avrebbe trovato fornitori diversi. 

Questo disse pensando che così non avrebbe dovuto ridiscutere il progetto col padrone di casa, che tirare dei tubi era cosa che chiunque avrebbe saputo fare, e che in ogni caso, se ci fossero stati dei problemi, la colpa avrebbe potuto riversarla sull’idraulico. 

 
L’idraulico allora considerò che la risposta giusta ed onesta avrebbe dovuto essere quella di mandarlo pure a cercare altri fornitori, salvando orgoglio e immagine professionale. Ma considerò anche che il padrone del mulino non avrebbe accettato, in cambio del pane che gli comprava, orgoglio o immagine come moneta, e chinando la testa accettò, cercando come massimo obiettivo di fare il minor danno possibile. 


 In verità in verità vi dico: questa è la ragione per cui gli idraulici sono considerati persone che  non sanno fare il loro mestiere, mestiere che chiunque crede di saper fare molto meglio di loro, architetti e padroni di casa compresi, anche perchè per fare l'idraulico basta collegare dei tubi. 


Chissà perché in un blog di formazione e formatori ho messo questa parabola di idraulica…..