L'evento
di questi giorni, ma forse del secolo, non può essere che quello legato al
nuovo papa Francesco. Ce n’è da vendere di primati curiosi: primo papa a
chiamarsi Francesco, primo papa extraeuropeo, primo papa gesuita (il che
crea fra l’altro un trittico che mi risulta assolutamente inedito di tripapismo
in contemporanea: abbiamo viventi il papa normale, il papa emerito e il papa
nero – così viene chiamato il generale dei gesuiti che a questo punto viene un
po’ declassato a colonnello… chissà se in Nostradamus si trova qualcosa
al proposito?).
La
prima notazione, si mormora, potrebbe essere letta in chiave non tanto e non
solo di Francesco d'Assisi quanto di Francesco Saverio, gesuita come il
cardinal Bergoglio e compagno del fondatore stesso della Compagnia di Gesù.
Perché
parlo di papi e congregazioni varie in un post di giochi e
formatori? Perché intanto questo risulterebbe essere un papa appassionato di
gioco del calcio ( pare sia socio dal 2008 del San Lorenzo de Almagro, uno
dei club storici di Bayres)
In
realtà però la ragione è un'altra: fra queste ed altre cose che mi hanno
colpito fin dalla sua prima apparizione c'è n'è una molto particolare: la
preghiera di unirsi a lui per un momento di silenzio, preghiera e meditazione.
Una
richiesta che ha fatto letteralmente fermare il mondo.
E
che mi ha ricordato cose dette poco tempo prima in sede di formazione sul
project management: se non si trova la forza e il tempo di fermarsi a pensare a
cosa si sta per fare, non potremo che vivere reagendo invece che agendo.
Fermarsi
a meditare, lo si faccia per pregare come per analizzare il momento o le
risorse, è un' attivitá fondamentale, e che sia stato dato un segnale in questo
senso mi pare oltre che coerente con la modalità di approccio tipico dei
gesuiti anche condivisibile e interessante per noi laici.
Pur
ritenendomi molto laico, non è la prima volta che trovo spunti stimolanti nella
visione dell’approccio al lavoro e alla vita di Ignazio di Loyola.
Proprio
poco tempo fa avevo avuto modo di leggere “Leader per vocazione i principi
della leadership secondo i gesuiti” editore Il Sole 24 Ore (novembre 2005), un
volume che esamina i principi che hanno determinato il successo della Compagnia
e ne suggerisce l'applicazione (rielaborata, ovviamente) nelle imprese moderne
per la formazione dei propri leader.
L’
autore è Chris Lowney, un ex gesuita che descrive i principi di
management che hanno guidato la Compagnia di Gesù per oltre 450 anni:
consapevolezza di sé, creatività, amore ed eroismo. Formando 21.000
"professionisti" che gestiscono 2.000 istituzioni, i gesuiti marciano
verso il loro cinquecentesimo anniversario. E credo sia interessante notare
come invece delle cento maggiori società americane fondate nel 1900 soltanto
sedici hanno festeggiato il loro primo centenario.
Penso
proprio che alla prossima aula sulla progettazione e gestione del tempo questo
bell’esempio mi sarà davvero utile: se ha tempo il papa di fermarsi a meditare,
volete non avercelo voi?