A differenza dell’italiano, il francese e l’inglese usano lo
stesso verbo per giocare, suonare e recitare.
Oggi approfitto di questa connessione per parlare di suono e
formazione.
Sappiamo tutti che ci sono aziende specializzate in questo collegamento esperienziale,
ed anche io l’ho usato più di una volta, proponendo a gruppi in crisi o in costituzione di crearsi
strumenti per organizzare una piccola o grande orchestra.

Ovviamente il tutto sempre supportato da musicisti professionisti che
capivano l’ambito in cui si chiedeva di lavorare (no conservatorio no
mediterranée): io stono anche suonando il campanelli di casa....
Qui però vorrei citare due esperienze un po’ particolari. La
prima è Singfuless (http://www.singfulness.net), sviluppata da Barbara Gherra
(counselor e formatrice) e Roberto Demo (cantante e performer), e nasce dall’idea
di utilizzare il solo canto ed in particolare l’improvvisazione corale come mezzo
formativo. Non richiede strumenti, lo può fare anche chi è (o si crede)
totalmente stonato, unisce l’attività di gruppo allo stimolo del solista. Un
po’ canto Gregoriano e un po’ jazz session, la creazione di pattern diversi
(brevi linee melodico-ritmiche) e la loro sincronizzazione su più livelli, dà
vita ad “ambienti sonori” totalmente vocali, nei quali l’improvvisazione libera
a cui tutti i partecipanti a turno collaborano permette di raggiungere
suggestioni sonore molto particolari, estremamente emozionanti e coinvolgenti.
I partecipanti sono liberi di mettersi in gioco, ciascuno secondo le proprie
capacità, non solo attraverso la propria voce, ma anche attraverso movimenti di
gruppo liberi e spontanei.
Un’altra esperienza, questa però dedicata alle scuole
primarie, la propongono Noemi Nicoli e Federico Donadoni. La prima, sempre
stata incline all'arte e all'educazione, ha studiato arteterapia presso la
scuola di formazione Lyceum e svolto
un'intensa attività educativa nelle scuole materne della provincia di
Milano, occupandosi anche di sostegno alla famiglia e al singolo con
vari progetti per diverse fasce d'età.
Federico
comincia invece come un po' tutti suonando rock e metal con il basso elettrico per poi passare, dopo il
liceo, alla musica jazz e al contrabbasso. In seguito continuerà gli studi di
musica classica presso la Scuola Civica di Musica C.Abbado entrando a far parte
di diverse orchestre e formazioni da camera.
La loro proposta si chiama MUSIC@SCUOLA
- IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI
Si
sviluppa come un laboratorio musicale/artistico previsto in 15 incontri da 1h
ciascuno in cui l’Opera viene suddivisa
in vari brani riguardanti ognuno un particolare animale.
I brani selezionati sono
via via analizzati e permettono ai
bambini di familiarizzarsi con i diversi strumenti attraverso la storia del
personaggio e del tema a lui legato: la marcia del leone: archi e pianoforte (o
tastiera); le galline: viola e violino ;l'elefante: contrabbasso; l'acquario: flauto, archi e
pianoforte (o tastiera); il cucù nella foresta: il clarinetto; i fossili:
percussioni; il cigno: violoncello e il
finale: tutti.
La parte artistica prevede di costruire anche maschere e
costumi degli animali in questione.
Nel progetto originale gli autori hanno previsto una piccola
grande chicca: nel momento culminante del percorso, quello finale, i bambini
avranno la possibilità di esibirsi accompagnati da una vera orchestra da
camera.