A differenza dell’italiano, il francese e l’inglese usano lo
stesso verbo per giocare, suonare e recitare.
Oggi approfitto di questa connessione per parlare di suono e
formazione.
Sappiamo tutti che ci sono aziende specializzate in questo collegamento esperienziale,
ed anche io l’ho usato più di una volta, proponendo a gruppi in crisi o in costituzione di crearsi
strumenti per organizzare una piccola o grande orchestra.
Strumenti per lo più a percussione (prendendo spunto ad
esempio dagli Stomp che in questo video https://www.youtube.com/watch?v=ulc9Qqwyj5U
danno molte suggestioni), ma anche bottiglie più o meno piene d’acqua su cui
soffiare, tubi di Pringles pieni di sassolini ed altre amenità facilmente
reperibili.
Ovviamente il tutto sempre supportato da musicisti professionisti che
capivano l’ambito in cui si chiedeva di lavorare (no conservatorio no
mediterranée): io stono anche suonando il campanelli di casa....
Qui però vorrei citare due esperienze un po’ particolari. La
prima è Singfuless (http://www.singfulness.net), sviluppata da Barbara Gherra
(counselor e formatrice) e Roberto Demo (cantante e performer), e nasce dall’idea
di utilizzare il solo canto ed in particolare l’improvvisazione corale come mezzo
formativo. Non richiede strumenti, lo può fare anche chi è (o si crede)
totalmente stonato, unisce l’attività di gruppo allo stimolo del solista. Un
po’ canto Gregoriano e un po’ jazz session, la creazione di pattern diversi
(brevi linee melodico-ritmiche) e la loro sincronizzazione su più livelli, dà
vita ad “ambienti sonori” totalmente vocali, nei quali l’improvvisazione libera
a cui tutti i partecipanti a turno collaborano permette di raggiungere
suggestioni sonore molto particolari, estremamente emozionanti e coinvolgenti.
I partecipanti sono liberi di mettersi in gioco, ciascuno secondo le proprie
capacità, non solo attraverso la propria voce, ma anche attraverso movimenti di
gruppo liberi e spontanei.
Un’altra esperienza, questa però dedicata alle scuole
primarie, la propongono Noemi Nicoli e Federico Donadoni. La prima, sempre
stata incline all'arte e all'educazione, ha studiato arteterapia presso la
scuola di formazione Lyceum e svolto
un'intensa attività educativa nelle scuole materne della provincia di
Milano, occupandosi anche di sostegno alla famiglia e al singolo con
vari progetti per diverse fasce d'età.
Federico
comincia invece come un po' tutti suonando rock e metal con il basso elettrico per poi passare, dopo il
liceo, alla musica jazz e al contrabbasso. In seguito continuerà gli studi di
musica classica presso la Scuola Civica di Musica C.Abbado entrando a far parte
di diverse orchestre e formazioni da camera.
La loro proposta si chiama MUSIC@SCUOLA
- IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI
Si
sviluppa come un laboratorio musicale/artistico previsto in 15 incontri da 1h
ciascuno in cui l’Opera viene suddivisa
in vari brani riguardanti ognuno un particolare animale.
I brani selezionati sono
via via analizzati e permettono ai
bambini di familiarizzarsi con i diversi strumenti attraverso la storia del
personaggio e del tema a lui legato: la marcia del leone: archi e pianoforte (o
tastiera); le galline: viola e violino ;l'elefante: contrabbasso; l'acquario: flauto, archi e
pianoforte (o tastiera); il cucù nella foresta: il clarinetto; i fossili:
percussioni; il cigno: violoncello e il
finale: tutti.
La parte artistica prevede di costruire anche maschere e
costumi degli animali in questione.
Nel progetto originale gli autori hanno previsto una piccola
grande chicca: nel momento culminante del percorso, quello finale, i bambini
avranno la possibilità di esibirsi accompagnati da una vera orchestra da
camera.