Etimologia, - L'individuazione o la ricostruzione degli
etimi, sostanzialmente stimolata da processi associativi spontanei, sia che
venga poi perseguita con rigore scientifico, sia che, al contrario, si appoggi
su arbitrarie giustapposizioni di forme o di significati, come in molti esempi
medievali ( nobilis = non vilis)
Semantica - La scienza dei significati destinati a
essere definiti e cristallizzati da parole significanti quando si tratti di
nozioni o azioni.
Tautologia- Nella logica formale classica, proposizione
che, volendo definire qualche oggetto o concetto, non faccia altro che ripetere
sul predicato quanto è già detto sul soggetto (per es.: civismo è il senso
civico).
Fare quindi etimologia del termine etimologia forse è
tautologico, e cercarne il significato significante potrebbe voler dire fare
semantica della tautologia etimologica.
Cosa c’entra questo sproloquio del cui senso non sono
affatto sicuro? Non lo so, però ciò ragione, direbbe Palmiro Cangili (https://www.youtube.com/watch?v=lBN4h9Wi0b8).
E comunque mi serve per introdurre,
facendo vedere che un po’ di cose le so anche io, un concetto.
In ambito formativo esperienziale l’uso del termine GIOCO, che per alcuni è un modello
anche abbastanza nobile, elaborato da gente come Caillois e Huizinga e Gardner
e Pascal e Nash, molto/troppo spesso acquisisce un diminutivo dispregiativo. A
cui altrettanto spesso si aggiunge un aggettivo qualificativo (anzi
squalificativo).
Sto parlando del termine GIOCHINI
SCEMI.
Quando qualcuno vuole screditare il nostro lavoro di
formatore esperienziale dice “quello lì dei giochini scemi”. E il brutto è che
tante volte ha ragione, perché c’è un sacco di gente che fa davvero giochini
scemi proponendosi come un guru della
live mindfulness self empowerment e via inglesizzando, o roba del genere.
Quindi questo post vuole essere un manifesto attaccato alla
porta della chiesa del castello di Wittenberg (ma anche delle aule più
importanti d’Italia), con 2 tesi invece di 75.
1 – il gioco non è mai scemo, scemo è chi gioca/fa giocare male e senza
consapevolezza
2 – il riduttivo in ino
serve a sfogare soprattutto le tensioni di chi, avendo capito che in effetti
attraverso un gioco fatto con criterio si può migliorare ma si possono anche evidenziare
lacune, vuole sottovalutarlo per non essere valutato
E adesso andate a rileggervi le definizioni di inizio post e
ditemi cosa ne pensate, e se non c’entravano nulla.
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