venerdì 15 marzo 2019

FORMAZIONE, SCIENZA ARCANA

Qualche giorno fa, per un'associazione di volontariato bolzanina che ritengo davvero all'avanguardia nella preparazione dei suoi associati, il Papavero der Mohn, ho sperimentato un nuovo -almeno per la mia esperienza- uso formativo di componenti e aggeggi ludici: la lettura degli arcani maggiori dei tarocchi in ottica di SWOT analysis (non vi sto a dire cos'è, se non lo sapete andate a cercare in wiki, e comunque mi sa che state leggendo un blog sbagliato), combinata al meccanismo del "cadavere squisito", gioco nato nei salotti surrealisti degli anni '20 (altra ricerchina in wikipedia?)

La cosa era partita dall'osservazione del fatto che a ciascuno degli arcani maggiori dei tarocchi vengono attribuiti significati di preveggenza o analisi del contesto personale abbastanza codificati e condivisi dal popolo dei "lettori del tarocco".
Quindi ho fornito ai partecipanti, collegati a coppie e/o triple una di queste carte con definizioni, chiedendo loro di  tradurle, tramite considerazioni personali, nel loro ambito lavorativo.


Ogni tot minuti ho  fatto poi scambiare le schede, chiedendo di aggiungere altre considerazioni a quelle scritte dai colleghi che avevano avuto quella carta prima (se condividevano la visione precedente), oppure di inserirne diverse, ma segnalando la distinzione col tirare una riga separatista fra i differenti approcci.

Dopo un po' di scambi ho fatto leggere ai vari gruppetti tutto il contenuto della carta-scheda rimasta loro in mano, frutto ovviamente dei vari scambi.

E successivamente, con tutte le annotazioni rielaborate in una sessione di follow up ho prodotto un piccolo mazzo di tarocchi virtuali consegnato a tutti i partecipanti.




 

lunedì 11 marzo 2019

GROWING BY GAME DESIGN



Chiara Alloggio, Michele Cavaglia', Carlo D'Urso, Francescosaverio Grimaldi, Maria Paola Isoppo, Letizia Miola, Veronica Natale, Gianluca Papa, Federico Passalacqua, Federica Petrone, Anna Pippo, Marta Rausa, Enrico Rodriguez, Paolo Simon, Anita Spangaro.

Chi sono costoro? Sono studenti in design industriale del Politecnico di Torino (più Alberto Ferraris, “clandestino” in quanto già laureato) che la scorsa settimana hanno lavorato per arrivare a inventare (disegnare, come dicono quelli fighi) 4 giochi studiati ad hoc per la formazione e la didattica.

Si sono beccati diverse giornate di info-lezioni da me e da Carlo Emanuele Lanzavecchia, Luca Borsa e Matteo Sassi, cercando di capire: cosa è un gioco, cosa sono formazione e didattica, come possono essere reciprocamente funzionali. Si sono impegnati, hanno ascoltato, hanno provato, a volte hanno sbagliato ma poi meditato sui loro errori. Ed hanno recepito (spero) che il game design probabilmente non rende dal punto di vista del guadagno diretto e semplice connesso al gioco commerciale, ma ha bellissime prospettive se lo si guarda in un’ottica differente e diversamente utile.

Il risultato lo vedete nelle foto allegate, che hanno costituito la “tesina” di fine workshop e che gli autori mi hanno ufficialmente autorizzato a pubblicare. Un lavoro che ha reso davvero orgogliosi tutti i tutor di
questo bellissimo lavoro, primo in testa Alessandro Dentis, coordinatore ufficiale universitario del tutto.

Ovviamente non possono che essere un incipit di progettazione, ma già irradiano luce su un sacco di grandi possibilità e sviluppi.




Alla faccia di quelli che dicono che i gggiovani non hanno voglia di fare una mazza…