domenica 3 novembre 2013

"QUASI...HAIKU"



Pennellare una poesia? Dipingere con una metrica strettissima? Pittura e poesia sono molto più vicine di quanto si possa immaginare. Come i cubisti seguivano una loro "metrica" così  Silvia Rossetti ha deciso di usare l'haiku per dipingere, e ha anche scritto un libro che spiega come collimare le due arti con la stessa tecnica. Il libro è pubblicato in self publishing, e se vi interessa potete chiederlo scrivendo, faxando o telefonando alla libreria Libri al Centro di via Gerolamo Vegezzi 4 - 6900 Lugano (Tel: 091 971 58 70 - FAX: 091 971 58 71 Email: libreria.lugano@librialcentro.ch)

Gli haiku sono piccole poesie minimali strutturate -come fanno sempre i giapponesi- su due regole, ma strettissime e rigorose: la metrica deve rispettare i limiti di tre righe di rispettive 5, 7, 5 sillabe; e parlare di natura o di sentimenti/emozioni. Due esempi:

Serata in Sardegna    Sogno marino / annegato nel mirto / lontano da sé

Pomeriggio invernale       Quanto silenzio / la neve ti disegna / ali di foglie

La forza di questa espressione poetica è che lavorando su una sintesi obbligata produce di per sé suoni poetici, ermetici, emotivi, potenti. E risultati che ogni volta stupiscono gli stessi poeti.

Questa cosa (parlare di emozioni e stupirsi con la sintesi) mi ha portato ad usare l’haiku in formazione, organizzando un pohetic game per un seminario sull’intelligenza emotiva, nello specifico al punto in cui (seguendo la traccia del più famoso studioso del tema, Daniel Goleman) si parlava della necessità di “controllare” le emozioni attraverso il linguaggio.

Il gioco funziona così:

  • date a ciascuno un' emozione magari visualizzata da una carta emoticon come quelle che vedete nella figura qui accanto.
  • date 15 minuti generali per creare in segreto e individualmente un haiku sull’ emozione definita dal proprio emoticon.
  • mostrate a tutti la lista completa di tutti gli emoticon possibili in gioco.
  • fate leggere le opere scritte e ogni volta fate identificare dai colleghi l’emozione espressa dal poeta di turno.
  • vince chi raccoglie più identificazioni, e in caso di parità chi ha scritto il pezzo più bello secondo la valutazione popolare.
 
 Poi ovviamente non dimenticatevi del de briefing…



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