lunedì 11 febbraio 2019

DIECI LEZIONI PER 5 EMOZIONI




Dieci Lezioni sulle Emozioni (cosa provano gli adolescenti e come aiutarli a scoprirlo con noi) di Enrico Castelli Gattinara, prezzo € 14,00, è un libro che racconta l'esperienza di questo docente con ragazzi adolescenti e  bambini. Che si potesse e dovesse lavorare sulle tecniche relazionali anche con chi "non ha l'età per la formazione manageriale" lo dico da tempo, e le esperienze straordinarie che da anni e anni in questo campo persegue Rosalba Silverio, mia amica vera e maestra vera, stavano lì a dimostrarlo anche prima che Giunti pubblicasse questo bellissimo saggio lo scorso anno.
Lavorare sulle emozioni serve, rifocalizzandone le componenti, in quasi tutti i campi formativi: dalla gestione dei conflitti a quella del tempo, dalla leadership alla delega, dal project management alla comunicazione efficace la ragione non basta se non la si considera circondata dalle emozioni, e questo libro ne parla in modo molto interessante.  
Un po' di post fa ne avevo già parlato collegandole al tema delle arti grafiche di Silvia Rossetti, proponendo di lavorarci in aula anche attraverso l'uso del gioco degli Haiku. Ma siccome l'ho fatto nel lontano marzo 2013, non pretendo che alcuno se ne ricordi e quindi vi riporto gli elementi essenziali del gioco che proponevo al riguardo. E che funziona magnificamente ad ogni età.


"Gli haiku sono piccole poesie minimali strutturate -come fanno sempre i giapponesi che sentono il bisogno di strutturare tutto- su due regole, ma strettissime e rigorose: la metrica deve rispettare i limiti di tre righe di rispettive 5, 7, 5 sillabe; e parlare di natura o di sentimenti/emozioni. Due esempi:



Serata in Sardegna    Sogno marino / annegato nel mirto / lontano da sé



Pomeriggio invernale       Quanto silenzio / la neve ti disegna / ali di foglie


La forza di questa espressione poetica è che lavorando su una sintesi obbligata produce di per sé suoni poetici, ermetici, emotivi, potenti. E risultati che ogni volta stupiscono gli stessi poeti.



Questa cosa (parlare di emozioni e stupirsi con la sintesi) mi ha portato ad trasferire l’haiku in formazione, organizzando un pohetic game nei seminari che parlano di intelligenza emotiva, nello specifico al punto in cui (seguendo la traccia del più famoso studioso del tema, Daniel Goleman) si parla della necessità di “gestire” le emozioni attraverso il linguaggio.


Il gioco funziona così:


  • date a ciascuno un' emozione magari visualizzata da una carta emoticon come quelle che vedete nella figura qui accanto.
  • date 15 minuti generali per creare in segreto e individualmente un haiku sull’ emozione definita dal proprio emoticon.
  • mostrate a tutti la lista completa di tutti gli emoticon possibili in gioco.
  • fate leggere le opere scritte e ogni volta fate identificare dai colleghi l’emozione espressa dal poeta di turno.
  • vince chi raccoglie più identificazioni, e in caso di parità chi ha scritto il pezzo più bello secondo la valutazione popolare.

 Poi ovviamente non dimenticatevi del de briefing…"

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