Piccola meditazione dedicata a come vede la gente la
possibilità di crescere.
Sto lanciando, come credo di aver già comunicato, un piccolo corso di formazione dedicato a chi -di
solito- non riceve questa opportunità (dicono tutti che la formazione è un’opportunità
di crescita…). Un corso che lavora sulle capacità di comunicazione, di
negoziazione, di gestione del tempo e del cambiamento, quindi insomma capacità
di lavorare in gruppo, meglio di quanto non si faccia già di solito (tutti/molti
lavoriamo già, ovviamente).
I potenziali partecipanti (d’ora innanzi definiti PP,
maiuscolo per rispetto) a cui viene offerta la cosa sono: studenti, impiegati,
casalinghe. Persone che non hanno la possibilità di trovare qualcuno –di solito
HR aziendale- che dica loro : “domani vai a questo o quel corso di formazione.
Paghiamo noi perché ci serve che diventi un operatore più efficace.”
Data la complessità e la ricchezza del tema, inevitabilmente
si svolge in 4 giornate, proposte di sabato o domenica per non tagliare fuori
chi lavora normalmente la settimana. Costo: 250 Euro a persona.
Che dedotta IVA fa circa 200 (non si sa più quanto conta l’IVA
ormai…) e dedotte le tasse fa circa 100 euro da fare arrivare nelle mie rapaci
tasche. Quindi 25 Euro netti a giornata
di docenza a partecipante, che all’ora (sono diciamo sette ore nella giornata
tipo) cubano per me meno di 4 euro all’ora.
I PP concordano che per offrire una potenzialità di crescita personale e di lavoro forse chiedere
3,5 euro all’ora non sono tanti, aggiungendo però: "ma comunque i 250 Euro li devo
cacciare io" …. e hanno ragione.
Poi i PP pongono il secondo problema: ma 4 sabati di fila?
Una prima risposta sarebbe : se ogni sabato vi dessi 50 euro
per stare lì 7 ore a non fare niente, li impegnereste questi 4 giorni? Di
solito il PP-tipo risponde “quando si comincia”?
Ergo, una giornata di crescita personale vale
nell’immaginario del PP-tipo meno di 50 euro.
Ho rispetto massimo per ogni tipo di pensiero ed obiezione,
però allora ho il diritto anche io di pensare: sento chiedere da tutte le
parti, sindacati, operatori sociali, politici, industriali, tv, giornali
responsabili scolastici che la formazione sia il cardine della crescita di una
persona e di una nazione. Quindi sarà vero.
Bisognerebbe però aggiungere: basta che la paghi qualcun altro, basta che sia in periodo di lavoro e non festivo, che le
feste le devo dedicare a me. Magari andando a fare corsi di fotografia, di
tango, di bricolage vero, non comportamentale, che magari costano più di 8 euro
all’ora (lorde)
Arriverei, a questo punto, un ultimo pensierino: se non impariamo ad affrontare il problema di questa nostra crisi impegnandoci in prima persona con risorse, tempo e perché no anche denaro nostro; se continuiamo ad aspettare che lo stato, la società, l’azienda risolvano un nostro oggettivo problema, forse, dico forse, dal tunnel non usciamo.
Arriverei, a questo punto, un ultimo pensierino: se non impariamo ad affrontare il problema di questa nostra crisi impegnandoci in prima persona con risorse, tempo e perché no anche denaro nostro; se continuiamo ad aspettare che lo stato, la società, l’azienda risolvano un nostro oggettivo problema, forse, dico forse, dal tunnel non usciamo.
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