domenica 8 luglio 2012

Il favoloso mondo di Amélie


Ho visto (anzi rivisto, credo per la decima volta) Il favoloso mondo della bellissima Audrey Tautou-Amélie (Le fabuleux destin d'Amélie Poulain), scritto e diretto da Jean-Pierre Jeunet. Oltre a godermi il sogno continuo e garbato che solo i francesi -quando vogliono e sanno- possono descrivere, ho anche pensato come la comunicazione fra Amèlie e il suo uomo-tormento sia una specie di caccia al tesoro parigina supersofisticata. Un gioco, anche se non credo nessuno abbia mai descritto questo film come un film-game. Quanti sono i film in cui un gioco o il gioco compare da protagonista occulto, al di là di quelli dal titolo declaratorio tipo The Game o Scopone Scientifico, o in cui  è evidentemente protagonista come Quintet o Jumanji? 
Non sarebbe carino, per noi che ci piace acculturare un po' il gioco, trovarne un po' e farne un elenco?  
Fra l'altro (per la seconda parte di titolo di questo blog), questo archivio potrebbe essere un bello spunto per inserire degli spezzoni nelle noiose serate d'aula, magari su comunicazione o organizzazione del lavoro: qui Amélie é perfetta, per come lavora col non verbale, per come struttura il percorso e i tempi della connessione con Nino, per come sviluppa soluzioni creative ai problemi  dei suoi vicini che non li conoscono ancora, per come crea valore nel bar in cui lavora gestendo le relazioni, per come gestisce la serendipity della vita...
Insomma una piccola miniera di spunti visivi e meditativi da sostituire al basta-non-ne-possiamo-più dei vari Ogni maledetta domenica o L'attimo fuggente.
Dai, aspetto commenti

2 commenti:

  1. Caspita, una bella sfida trovare film del genere, con il gioco come protagonista occulto...a me viene in mente solo "la vita è bella" di Benigni...può andare?! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giochiamo che io ero per sopportare lo stress...? Potrebbe essere

      Elimina